1. LA REVISIONE DELLA LETTERATURA (MEDIA E MINORI)
Obiettivi: messa a sistema delle informazioni già esistenti sul rapporto fra minori e media digitali.
Procedimento: La scoping review è una metodologia volta a mappare la letteratura scientifica su un dato argomento, identificando i nuclei tematici principali, le tesi prevalenti e il grado di accordo su di esse, gli apporti più influenti, e quelli eccentrici rispetto alle posizioni correnti, con l’obiettivo di restituire la complessità delle conoscenze intorno a un tema, ma anche di identificare le aree meno coperte, le tesi innovative o eccentriche rispetto alle posizioni più largamente sostenute, fornendo così una ricostruzione critica del dibattito e uno strumento per orientarsi al suo interno.
Viene di seguito presentata una overview degli articoli che compongono la scoping review:
Oppure procedi per leggere i singoli capitoli in dettaglio
1: I DEVICE E LE ATTIVITÀ SVOLTE DAI MINORI ONLINE
MAIN INSIGHTS
• Una fruizione in leggera deflessione per i media tradizionali (legacy media), con un maggiore accesso alla Rete che vede il suo picco nel 2021
• Il carattere olistico della rete: dall’intrattenimento, alla socializzazione alla scuola
• La centralità dello Smartphone
2. I DIRITTI DEI MINORI NELL’AMBIENTE DIGITALE – LE LINEE GUIDA INTERNAZIONALI
MAIN INSIGHTS
• Le politiche su minori e media a livello europeo si strutturano intorno 3 principi cardine: Provision (la possibilità di accesso), Protection (in termini di privacy e trattamento dei dati) e Partecipation (per un ruolo pro attivo dei minori negli ambienti digitali)
• La trasformazione degli ambienti digitali rende necessario un costante aggiornamento delle raccomandazioni che si ispirano a tali principi
3. LO SCREEN TIME E I RISCHI PER LA SALUTE DEI MINORI
MAIN INSIGHTS
• Il tempo trascorso dai minori davanti a schermi (screen time) ha impatti significativi sulla salute psicofisica dei minori
• Il tempo destinato alla fruizione di schermi da parte dei minori che vivono in Italia è inferiore alla media europea
• Una mera valutazione quantitativa risulta limitante: l’attenzione deve essere riposta anche alla qualità del tempo speso nella fruizione.
4. I MINORI E I FATTORI DI RISCHIO DELL’AMBIENTE DIGITALE. UNA VISIONE D’INSIEME
MAIN INSIGHTS
• Tra i rischi online maggiormente percepiti dai giovani italiani troviamo comportamenti e contenuti offensivi o discriminatori, la visione di immagini o altri contenuti violenti o sessuali, il contatto con sconosciuti.
• Il periodo della pandemia ha segnato un incremento decisivo nell’uso dei media da parte dei giovani, e di conseguenza un aggravamento dei possibili fattori di rischio gli ambienti digitali.
• I Contact Risks riguardano i contatti dei minori online con individui potenzialmente malintenzionati. In questa categoria rientrano le numerose forme dell’abuso sessuale, compreso grooming, sexting e sextortion.
• I Content Risks comprendono la possibilità di fruire di contenuti inappropriati, offensivi o violenti.
• I Conduct Risks riguardano la condotta degli stessi minori nell’ambiente digitale: le varie forme di cyberbullismo, cyberodio, nonché l’esecuzione di challenge potenzialmente dannose.
•I Contract Risks riguardano la datizzazione e lo sfruttamento commerciale dei minori.
• Per beneficiare delle opportunità della Rete, è fondamentale che i minori acquisiscano opportune competenze traducibili in risultati tangibili.
• Le digital skill si dividono in competenze comunicative, tecniche, creative e informative. Queste ultime risultano le meno possedute dai minori italiani.
• Un ruolo centrale nell’acquisizione delle skill e nel bilanciamento tra rischi e opportunità della rete è dato dalla mediazione genitoriale, restrittiva o abilitante.